Cantare e i suoi benefici per le persone nello spettro autistico
Sono una persona affetta da autismo ad alto funzionamento, indi per cui ogni tanto faccio fatica a rapportarmi con le altre persone, questo quando ero più piccolo non mi importava più di tanto alla fine…
Ma crescendo le cose sono molto cambiate e ho iniziato a soffrire un po’ la solitudine dell’isolamento sociale rispetto agli altri miei coetanei…
Ho sempre avuto la passione per la musica, sin da piccolissimo.
Ad un certo punto ho iniziato delle sessioni di musicoterapia presso la scuola con un musicoterapeuta (Verso l’età di 6/7 anni direi, ma non ricordo benissimo) e li ho scoperto che effettivamente qualcosa anche con la musica riuscivo a farlo, per esempio: Riuscivo a tenere correttamente il ritmo di un brano battendo il piede a tempo, riuscivo a prendere subito solo ascoltando una volta la tonalità di un brano, riuscivo a prendere correttamente le note del pianoforte senza nessun riferimento ma solo attraverso la voce e l’udito imitando quello che sentivo con la mia voce.
Come ho scoperto la mia passione per il canto?
Successivamente a quell’esperienza ho scoperto la mia passione incredibile per il canto, attività che tutt’oggi a distanza di vent’anni pratico e che mi fa sempre divertire molto.
Ho iniziato musicoterapia a scuola, prima da solo e poi con un altro ragazzino che aveva 1 o 2 anni in meno di me, adesso non è che ricordo benissimo in effetti
Lui già studiava canto all’epoca e quindi spesso mi aiutava con il riscaldamento vocale in modo che io non esaurissi totalmente l’aria e riuscissi anche a cantare meglio senza troppe difficoltà.
Le sessioni di musicoterapia si componevano in questo modo:
C’era una saletta insonorizzata all’interno della scuola (Di fianco a dove si facevano le fotocopie e subito di fianco al teatro dove si facevano le recite di fine anno).
Li ci trovavamo:
Io
Il nostro musicoterapeuta
E l’altro ragazzino che faceva musicoterapia insieme a me
L’attività si svolgeva in questo modo:
Gioco (Quindi per esempio provavamo le percussioni, gli strumenti a fiato, quelli manuali), e c’erano perlopiù strumenti africani, peruviani e di quelle zone li (Quindi: Cajon, Bastone della pioggia, maracas e similari)
Dopo andavamo sul palco del teatro della scuola (dove c’era l’impianto audio buono) a: prima scaldarci un po’ la voce per non stancarci troppo dopo (quindi facevamo gli esercizi vocali, di respirazione, correvamo sul palco in cerchio per scaldarci un po’ e divertirci insieme).
Dopo aver fatto gli esercizi di riscaldamento vocali e corporei iniziavamo a cantare io e lui o insieme o alternandoci con dei brani, ognuno sceglieva quello che più gli piaceva e ci divertivamo veramente un sacco stando insieme e facendo quello che comunque ci faceva stare bene alla fine.
Quella fu una scoperta per tutti e due.
Perché siamo riusciti a conoscerci, a stare insieme e divertirci in quanto abbiamo trovato qualcosa in cui entrambi eravamo bravi e ci divertivamo moltissimo a fare insieme.
Come mai il canto può aiutare anche le persone affette da disabilità?
Perché: (Almeno nel mio caso eh, poi ogni esperienza è totalmente personale e soggettiva, del resto chi sono io per dire ad un altro “eh devi fare così?”)
Nessuno
Dunque: Torniamo a noi
Può aiutare per l’ansia sociale, la timidezza, l’articolazione delle parole (molto importante), il fiato (Imparare a cantare bene, dosando il fiato per non strozzarsi, cantando usando il diaframma in modo poi da avere una riserva d’aria extra)
Insomma:
Per alcune persone è veramente un’ancora di salvezza (Me in primis)
Perché canto?
Per stare bene in primis con me stesso, poi per tranquillizzarmi (Io di base sono una persona tremendamente ansiosa, dipende da un fattore di qualche anno fa che non vi sto qua a spiegare al momento), per divertirmi e per condividere ciò che faccio con gli altri, in quanto è anche e soprattutto un modo per esprimere quello che si ha dentro.
Come descriverei la sensazione che provo quando canto?
Magica, è come avere le farfalle nello stomaco ma sentirsi leggeri dentro come se ci si levasse un peso enorme dalle spalle.
Ma la pura verità è che è un’emozione talmente grande quella che viene quando lo si fa che dirlo è impossibile, non saprei proprio come fare in alcun modo…
Va provata sulla propria pelle!